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giovedì 10 aprile 2008

un Voto al Senato e uno alla Camera


SENATO & CAMERA
SIAMO UN PARTITO, "LA DESTRA"
ORGOGLIOSI DEI NOSTRI VALORI E DELLA NOSTRA IDENTITA'
E PER QUESTO VOTIAMO "LA DESTRA"
al SENATO e alla CAMERA



SANTANCHE’, BUONOCORE SAREBBE UOMO DI PARTITO? CHAPEAUROMA, 8 APR - ”E Buonocore sarebbe uomo di partito? Chapeau. Davvero complimenti…”. E’ il commento di Daniela Santanche’, candidata premier della Destra, all’invito fatto da Luciano Buonocore, garante degli iscritti del partito, a votarePdl al Senato per evitare il pareggio. ”E’ certo che la sua non e’ la linea del partito, anche perche’ noi siamo certi che supereremo la soglia dell’8% al Senato”, dice la Santanche’. La candidata premier della Destra esprime poi solidarieta’ a Francesco Storace: ”Soffro per lui - afferma - perche’ a discapito di tutti aveva creduto in Luciano Buonocore”.pubblicato sul sito "Storace" il 08 Aprile 2008






CARISSIMI,
SIAMO ARRIVATI ALLA FINE DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE STORICA PER LA DESTRA ITALIANA: UN PARTITO NUOVO, CHIAMATO A RAPPRESENTARE MILIONI DI ITALIANI CHE CREDONO NEI NOSTRI VALORI, NELLA NOSTRA STORIA, NEI PRINCIPI E NEI PROGRAMMI CHE SOLO NOI SAPPIAMO E POSSIAMO INTERPRETARE. HANNO USATO CONTRO DI NOI TUTTI I MEZZI POSSIBILI, LECITI ED ILLECITI, PUR DI NON FARCI PRESENTARE. ABBIAMO DOVUTO CAMBIARE IL SIMBOLO, RESISTERE IN CASSAZIONE AGLI ATTACCHI PIU' PRETESTUOSI – PERSINO CON LA MINACCIA SVENTATA DI NON FARCI PRESENTARE IN ABRUZZO –, RITARDARE LA PROGRAMMAZIONE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE, MA CON TENACIA, DETERMINAZIONE E CUORE ABBIAMO SUPERATO OGNI OSTACOLO E CI SIAMO LANCIATI NEL CONFRONTO ELETTORALE, DIVENTANDO LA VERA, UNICA, GRANDE NOVITA' DI QUESTE ELEZIONI. DANIELA SANTANCHE' HA CATALIZZATO L'ATTENZIONE E L'APPREZZAMENTO DELL'OPINIONE PUBBLICA ITALIANA, UNITAMENTE A TEODORO BUONTEMPO E A TUTTI VOI, MERAVIGLIOSI MILITANTI. LA DESTRA FIAMMA TRICOLORE E’ VIA VIA CRESCIUTA E OGGI SI DELINEA LA CERTEZZA DEL SUPERAMENTO DEL QUORUM NECCESSARIO PER ENTRARE IN PARLAMENTO. MANCANO ANCORA POCHI GIORNI, UNA MANCIATA DI ORE DA UTILIZZARE AL MEGLIO, PER FAR CAPIRE AGLI INDECISI L'IMPORTANZA E L'UTILITA' DEL VOTO ALLA DESTRA FIAMMA TRICOLORE.ALLORA, CARICA! TRA LA GENTE. NELLE VIE NELLE PIAZZE NEI LUOGHI DI RITROVO, CON LE ULTIME RESIDUE ENERGIE: COMBATTERE E’ IL DESTINO DI CHI ACCETTA LE SFIDE E NOI TUTTI INSIEME ABBIAMO LANCIATO LA BELLA SFIDA NELL'INTERESSE DEL NOSTRO AMATO POPOLO CHE, SONO SICURO, CI PREMIERA' CON UNA VALANGA DI VOTI.
GRAZIE ! BUONA DESTRA A TUTTI,
VIVA LA DESTRA FIAMMA TRICOLORE!
FRANCESCO STORACE
pubblicato nel sito http://www.storace.it/

mercoledì 13 febbraio 2008

Un militare è stato ucciso in uno scontro a 60 km da Kabul, un altro è rimasto ferito in modo lieve

KABUL - Il maresciallo Giovanni Pezzullo, del «Cimic Group South», originario di Carinola, in provincia di Caserta, è stato ucciso in uno scontro a fuoco rivendicato dai talebani e avvenuto a circa 60 chilometri da Kabul, nella località di Rudbar. Un altro soldato è rimasto ferito. Lo ha annunciato lo Stato maggiore della Difesa.
SCONTRO A FUOCO - «Nel pomeriggio di mercoledì alle ore 15.00 locali (11.30 ora italiana) nella valle di Uzeebin, nei pressi della località di Rudbar, nella zona di responsabilità italiana a circa 60 km della capitale Kabul, militari italiani della Task Force Surobi, in attività di cooperazione civile e militare e sostegno sanitario alla popolazione, sono stati fatti segno di alcuni colpi di arma da fuoco portatili da parte di elementi armati ostili a cui i militari italiani hanno risposto», dice la nota. «A seguito dello scontro è deceduto un militare italiano mentre un secondo risulta leggermente ferito». Lo Stato maggiore poi rende noto che «è in corso l'evacuazione medica presso l'ospedale militare francese a Camp Warehouse a Kabul».
ARMI PORTATILI - I due militari, entrambi dell'Esercito, sono rimasti dunque coinvolti in un attacco con armi da fuoco portatili mentre stavano svolgendo una missione nel distretto di Uzeebin, a circa 60 chilometri da Kabul. Massimo Fogari, portavoce Stato maggiore della Difesa, ha confermato la ricostruzione dell’accaduto, ma non ha chiarito se si sia trattato di un attacco di tipo terroristico.
OLTRE DUECENTO SOLDATI UCCISI - nel corso del 2007 più di 200 soldati stranieri sono stati uccisi in Afghanistan, mentre dall'inizio dell'anno il bilancio è già di 13 militari morti. Prima del maresciallo, erano stati uccisi in Afghanistan altri undici militari italiani.
COLPITO ALL'IMPROVVISO - «Il nostro militare era impegnato in una delle missioni caratteristiche che si fanno in Afghanistan, cioè quella di porre sotto controllo la ricostruzione della società civile», ha commentato il presidente del Consiglio uscente, Romano Prodi, a margine di una commemorazione. «Purtroppo è stato colpito improvvisamente, proditoriamente, cioè non è stata una battaglia, è stato colpito mentre esercitava questa funzione», ha aggiunto. L'Italia ha circa 2.200 militari in Afghanistan nelle zone sotto la propria responsabilità, Kabul e la regione ovest.

LA RIVENDICAZIONE - I talebani hanno rivendicato l'attentato a sud di Kabul in cui è morto il maresciallo Giovanni Pezzullo. In una telefonata alla France Presse, un portavoce, Zabihullah Mujahed, ha spiegato che sono stati i guerriglieri del movimento fondamentalista ad attaccare i militari della task force a Surobi


Corriere della Sera 13 febbraio 2008

giovedì 10 gennaio 2008